Mongard, barbiere e cavadenti, è alla ricerca di un passaggio su un vascello in partenza per la Francia. Grazie al suggerimento di Timmy Kid, un ragazzino vagabondo, sveglio e intraprendente, riesce a imbarcarsi sull’Aurore, spacciandosi come medico. Poco dopo la partenza l’Aurore va incontro a una tempesta ma presto deve affrontare un pericolo ancora maggiore: l’attacco di una nave pirata.
Tutti a bordo della nave si battono valorosamente e Mongard uccide il capitano dei pirati, decretando la loro vittoria, ma l’Aurore, irrimediabilmente danneggiata dai cannoni nemici, cola a picco. Tutti si trasferiscono a bordo del vascello pirata che viene ribattezzato Falco.
L’equipaggio del vascello è variegato, vi sono marinai irlandesi, francesi, spagnoli, portoghesi, caribi e persino un mercante armeno e un samurai giapponese. Tutti, per necessità o per opportunità, diventano pirati: “…uomini la cui patria era lo sconfinato e meraviglioso mare. Uomini che pensavano di aver diritto di far guerra al mondo intero, quel mondo che spesso li aveva maltrattati, affamati e derisi. Ora, insieme, potevano sentirsi forti, ridere degli stessi tuoni di Dio e farsi beffe della paura. Una sola parola li univa: ‘libertà’. Contro tutte le bandiere”.
Iniziano così le avventure di questi pirati atipici, quasi dei gentiluomini che seguono le Leggi della Filibusta, guidati da un improbabile capitano: il barbiere Mongard, che si cala nella parte e si mette d’impegno a studiare per diventare un buon capitano. La sua prima decisione è quella di trovare un covo, che egli stabilisce essere la sconosciuta isola di Hei Caluras. Raggiunta l’isola, Mongard e dieci dei suoi uomini vengono catturati dagli indigeni locali, che non vedono di buon occhio i pirati; infatti hanno subìto un incursione di altri pirati che hanno rapito la figlia del capo e rubato uno dei grandi occhi smeraldo dalla statuta che rappresenta la loro divinità. In cambio dell’ospitalità degli indigeni Mongard si impegna a recuperare la ragazza e la pietra preziosa, e vi riesce brillantemente.
Questo è il primo volume di una collana che EL dedica all’affascinante mondo dei pirati, tutta scritta da Ruiz Mignone e illustrata da Manuele Fior. In questa prima avventura il lettore fa la conoscenza dei personaggi, che vengono caratterizzati senza fretta, man mano che la trama si dipana. Così scopriamo il loro passato, i loro sogni, i loro desideri e fra loro spiccano Timmy Kid, a cui piace la vita di bordo perché ha finalmente trovato degli amici che non lo trattano come un ragazzino ma come uno di loro, perché Timmy a bordo fa la sua parte e si rende utile divertendosi; il determinato Mongard, capitano suo malgrado; il cuoco Inuit, che sogna di stabilirsi tra gli Esquimesi; il vecchio marinaio Calico Jack, che dice di discendere da un pellirossa; il misterioso Kikuciro Gorobei, samurai senza padrone; Puccio, valoroso spadaccino.
Il racconto, adatto a lettori a partire da sette anni, è molto ben scritto, diviso in ventinove capitoli molto brevi con “effetto ciliegia”, perché la lettura di uno tira inesorabilmente la voglia di leggere il successivo.
Sebastiano Ruiz Mignone, laureato in Storia Moderna, già docente di Lettere, sceneggiatore cinematografico, è un affermato autore per ragazzi. Come ha già dimostrato in altre sue pubblicazioni, è molto attento ai dettagli e dai suoi scritti traspare un buon lavoro di documentazione che si traduce nella capacità di ambientare correttamente le storie in luoghi esotici e periodi storici affascinanti.
Degna cornice del testo sono le illustrazioni di Fior, dai bei colori vividi e dalle inquadrature cinematografiche.
- Ruiz-Mignone, Sebastiano (Autore)