La via del guerriero é il primo libro di una trilogia ambientata nel Giappone del diciassettesimo secolo. Il protagonista è Jack, figlio del capitano di una nave inglese. La nave naufraga al largo della costa giapponese, nel 1611, e viene attaccata dai ninja. L’equipaggio viene spietatamente sterminato. L’unico a salvarsi è il giovane.
Jack viene accolto e adottato dal samurai Masamoto e si trova a dover imparare non soltanto una lingua sconosciuta, ma anche costumi e usanze profondamente diversi dai suoi. Impara ad apprezzare l’armonia dei giardini ed il silenzio e si trova ad affrontare le arti dei samurai (arco, lotta, spada e meditazione), scoprendo un mondo nuovo, ricco di mistero. L’ostacolo più grande, per Jack, è però l’ostilità di chi lo considera sempre e comunque uno straniero, nonostante le sue doti e il suo valore.
Questo romanzo proietta il lettore in una civiltà affascinante, mettendone in risalto i valori, facendo capire che, per diventare un guerriero, non basta la forza, ma che questa è proprio l’ultima delle qualità necessarie. Come afferma il samurai Masamoto: “Tuttavia il bushido non è soltanto coraggio e onore.
E il suo scopo non è nemmeno la guerra o il combattimento. Nonostante possano esserci fermatenecessarie lungo il cammino, non sono la vostra destinazione. La veraessenza del bushido è la rettitudine, la benevolenza e la fedeltà”. La storia è scritta con grande attenzione e sensibilità, mettendo in evidenza non tanto le lotte e i combattimenti con spade e bastoni, ma le lotte interiori del protagonista e dei personaggi.