Insegnare al proprio figlio a radersi deve essere fatto in una maniera semplice, ma allo stesso tempo dettagliata, in maniera tale che il figlio impari sin da subito a radersi in maniera autonoma senza tagliarsi.
Ovviamente, questo tipo d’insegnamento deve essere dato dal papà al proprio figlio, in quanto, senza offendere nessuna mamma, il papà ha più esperienza e sicuramente avrà imparato a radersi senza tagliarsi ogni volta.
Per rendere efficaci gli insegnamenti, non bastano soltanto le parole, in quanto il figlio deve vedere come il papà si rade il viso, in maniera tale che le parole vengano accompagnate da una dimostrazione visiva.
Il farsi la barba quindi deve essere un tipo d’insegnamento dato in maniera semplice e sopratutto con una pratica dimostrazione: il papà potrà mostrare al figlio come ci si deve radere in un giorno in cui non va a lavoro è può dedicargli del tempo.
Prima di passare a qualsiasi insegnamento, il genitore deve spiegare al proprio figlio la motivazione per la quale ci si rade, e sopratutto spiegargli l’importanza che assume quest’operazione quasi quotidiana.
Bisogna spiegare al proprio figlio che il radersi il viso è un tipo d’azione quotidiana che deve essere fatta per il semplice fatto che in questo modo, le persone risultano essere più ordinate e presentabili.
Ovviamente, nessuno vieta a qualcuno di lasciarsi crescere la barba o i baffi, ma in un luogo di lavoro, l’essere presentabili è una costante che non deve mai mancare, e quindi il radersi diventa un’azione indispensabile.
Ma non solo: potrebbe anche capitare che la barba possa provocare delle brutte irritazioni alla pelle, come ad esempio, degli arrossamenti o la fuoriuscita di bolle sulla pelle stessa, che potrebbero essere fastidiose.
Ovviamente, questo non accade a tutte le persone, ma il genitore deve comunque mettere in conto quest’eventualità, in quanto la pelle del proprio figlio potrebbe essere proprio di quelle che con un po’ di barba si irrita facilmente.
Per evitare tutto questo quindi, il genitore deve spiegare che basta semplicemente radersi il viso quando sente che la sua pelle si sta irritando, in maniera tale che queste bolle non sfoghino sul viso del figlio.
Con queste spiegazioni, il genitore cerca di dare al proprio figlio una motivazione valida, affinché questo capisca che il radersi in alcune occasioni risulta essere un tipo di operazione che non può non essere fatta.
Solamente dopo aver spiegato al proprio figlio l’importanza che ha il radersi nella quotidianità, il genitore potrà passare a spiegarle al proprio figlio alcuni procedimenti che risultano essere fondamentali per imparare a radersi.
Il genitore deve come prima cosa spiegare al proprio figlio che è preferibile radersi la mattina appena che ci si alza, dopo ovviamente, essersi lavati il viso e essersi svegliati del tutto, e non ancora mezzo addormentati.
Il radersi la mattina ha il suo perché: radendosi la mattina, e non quindi in altri momenti del giorno, il viso risulta essere meno sensibile rispetto le altre parti della giornata, e quindi, il figlio eviterà di tagliarsi con maggiore facilità.
Per questo motivo quindi, il genitore deve consigliare al proprio figlio che il radersi la mattina è un tipo d’azione che evita delle piccole conseguenze negative, che sono rappresentate da tagli che potrebbe provocare la lametta.
Successivamente, il genitore deve spiegare al proprio figlio che per radersi bisogna avere tantissima calma, in quanto radersi in maniera veloce e sopratutto disattenta non farebbe altro che far commettere un errore al figlio, che quindi si taglierebbe.
La calma con la quale il figlio deve radersi ha anche un secondo scopo, ovvero quello di evitare che il viso sia metà rasato e per metà con peli, o che ci siano delle zone con qualche pelo che non è stato eliminato.
Bisogna quindi spiegare al proprio figlio che la barba deve essere fatta con calma, in maniera tale che il figlio possa vedere se ci sono delle zone dove occorre ripassare la lametta o il rasoio oppure se la rasatura è stata fatta bene.
Affrontati questi due piccoli argomenti, il genitore può procedere a dare al proprio figlio alcuni consigli preliminari, prima di passare alla rasatura vera e propria, le quali sono fondamentali affinché il figlio possa imparare senza problemi a radersi.
Il genitore deve quindi spiegare al proprio figlio che come prima cosa deve preparare tutta l’attrezzatura necessaria, affinché non rischi di perdere del tempo nel cercare tutti gli oggetti utili per radersi.
Una volta che il figlio prepara tutti gli oggetti, la prima cosa da fare p quella di preparare il lavandino, riempendolo con acqua, ma senza ovviamente farlo riempire fin l’orlo, in quanto non serve moltissima acqua per radersi.
Infine, prima di radersi, il genitore deve spiegare al proprio figlio che deve lavarsi il viso, per fare in modo che la lametta non abbia difficoltà nel momento in cui passa sul viso, così come la schiuma non avrà problemi a stare sul viso del figlio.
Date tutte queste spiegazioni, il genitore potrà passare a spiegare al proprio figlio come ci si rade, in maniera tale che finalmente il figlio possa imparare senza avere delle grandi difficoltà mentre si rade.
In questa guida ci riferiamo al rasoio a mano libera, l’utilizzo di un rasoio elettrico è molto più semplice e può essere trovato in questa pagina su Barbaperfetta.net.
La prima che il genitore deve spiegare al proprio figlio risulta quella di saper utilizzare in maniera del tutto corretta la schiuma da barba, in maniera tale che come prima cosa si possano evitare degli sprechi.
Bisogna spiegare al proprio figlio che deve stare attento a come preme il tasto dello spray del barattolo della schiuma da barba: una pressione troppo forte farebbe schizzare la schiuma dappertutto, e quindi, basta premere questo tasto in maniera delicata.
Contemporaneamente, la schiuma che fuori esce deve essere messa nella mano che rimane libera. In maniera tale che poi il figlio se la possa spalmare nel viso, evitando di avere la mano troppo piena di schiuma.
Una volta che il figlio ha la giusta dose di schiuma nella mano, bisogna spiegargli che deve riuscire a spalmarsela in maniera uniforme, in maniera tale che la lametta, nel momento in cui passa sul viso, non abbia difficoltà a camminare.
Il genitore deve spiegare al proprio figlio che troppa schiuma sul viso impedisce alla lametta di camminare, mentre poca non farebbe che graffiargli il viso: quindi il figlio deve spalmarsela in maniera uniforme e sopratutto in quantità adeguate.
Un piccolo consiglio che il genitore deve dare al proprio figlio risulta essere quello che consiste nell’evitare di radersi senza schiuma, poiché in questo modo i tagli sul suo viso potrebbero essere maggiori e più profondi.
Una volta che il figlio si spalma la schiuma sul suo viso, il genitore deve spiegare al proprio figlio come deve utilizzare la lametta, in maniera che la rasatura sia eseguita in maniera corretta e senza errori che si potrebbero trasformare in tagli sul suo viso.
Prima di tutto, il genitore deve spiegare al proprio figlio che come prima cosa deve passare la lametta sotto l’acqua, in maniera tale che questa non graffi il viso del figlio e che sia allo stesso tempo tagliente.
Una volta che la lametta viene bagnata, il genitore deve spiegare al proprio figlio che prima deve passare la lametta in “senso del pelo”, ovvero, dal basso verso l’alto, in maniera tale che i peli facciali vengano tagliati.
Quando il figlio sta eseguendo questi movimenti, il genitore gli deve spiegare due cose fondamentali: la prima, e probabilmente cosa più ovvia risulta essere quella di passare la lametta in maniera delicata, per evitare di graffiarsi o di tagliarsi.
La seconda risulta essere quella di togliere i peli che rimangono nella lametta, in quanto questa perderebbe la capacità di tagliare: per fare questo, il figlio deve semplicemente passare la lametta sotto l’acqua o batterla con delicatezza nel fondo del lavandino.
Una volta che il figlio si rade nel senso del pelo, il genitore gli deve spiegare che deve prima di tutto lavarsi il viso, in maniera tale che tutti i peli tagliati possano essere eliminati dal viso del figlio.
Successivamente, il genitore deve spiegare al proprio figlio che deve spalmarsi per la seconda volta la schiuma da barba, proprio come fatto precedentemente, e successivamente, passarsi la lametta al senso contrario, ovvero dal basso verso l’alto, definito anche “contro pelo”:
Questo seconda passaggio della lametta serve per poter eliminare definitivamente tutti i peli del viso: ovviamente, il genitore gli deve spiegare al proprio figlio che anche in questa seconda passata deve essere delicato.
Una volta che il figlio finisce di passare la lametta nel senso opposto, il genitore gli deve spiegare che deve lavarsi il viso per la terza volta, e controllare se ci sono ancora dei peli: in questo caso, il genitore deve suggerire al proprio figlio di passarsi la lametta per eliminarli.
A questo punto, la rasatura termina: il genitore deve spiegare al proprio figlio che deve risciacquare il lavandino e raccogliere la schiuma da barba e non buttare la lametta dopo che la pulisce, in quanto questa potrebbe essere utilizzata nuovamente nel momento in cui il figlio si deve radere nuovamente.
La rasatura quindi si può dire, termina nel momento in cui il figlio pulisce tutto il lavandino e conserva la lametta: il genitore comunque deve dare al proprio figlio un ultimo consiglio, che riguarda il come curarsi gli eventuali tagli fatti con la lametta.
Potrebbe infatti capitare che il figlio, per quanta attenzione ci abbia messo, possa essersi tagliato ugualmente, in quanto magari ha premuto la lametta troppo forte oppure non è stato molto delicato nel passarla in un determinato punto.
Il genitore deve quindi spiegare al proprio figlio che come prima cosa non deve spaventarsi quando si taglia, in quanto questa determinata evenienza capita pure a lui, e che quindi non bisogna spaventarsi quando quest accade.
Per curare gli eventuali tagli che il figlio si procura mentre si rade, il genitore gli deve spiegare che come prima cosa non deve bagnare la parte da dove esce il sangue, in quanto questo aumenterebbe la fuoriuscita del sangue stesso.
Il genitore quindi deve spiegare al figlio che deve prendere un pezzo di fazzoletto di carta e di tamponarlo contro la ferita, in maniera tale che il la fuori uscita del sangue possa essere fermata del tutto.
Soltanto una volta che il sangue smette di fuori uscire, il genitore deve spiegare al proprio figlio che può sciacquarsi il viso, in quanto altrimenti uscirebbe con le piccole croste di sangue che si sono formate nel momento in cui il figlio tampona la ferita.
Una cosa da evitare assolutamente è quella di mettersi il dopo barba sulla ferita, in quanto questo pizzica molto: il genitore gli deve spiegare che il dopo barba deve essere messo dopo che le ferite si chiudono, e quindi, possibilmente, prima che il figlio esca di casa.
Questi sono tutti i consigli che il genitore deve dare al proprio figlio, affinché questo impari a farsi la barba: per un primo periodo, il genitore può controllare e dare dei consigli e correzioni al proprio figlio nel momento in cui questo commette degli errori mentre si rade, per poi farlo agire in maniera autonoma.
Insegnare al proprio figlio a radersi quindi non risulta essere molto difficile, ma richiede comunque tanti consigli da parte del genitore, in maniera tale che il figlio impari a radersi da solo e si renda quindi presentabile.