Gli elettrodomestici a basso consumo sono quegli apparecchi che consumano poca energia a parità di utilizzo con altri elettrodomestici dello stesso tipo.
Per definirli a volte si utilizza anche il termine efficienti, poiché l’efficienza energetica corrisponde a un alto rendimento a fronte di un basso consumo energetico. Per sapere se un elettrodomestico è a basso consumo occorre analizzare l’etichetta energetica, o Energy label, di cui ogni elettrodomestico è dotato.
L’etichetta energetica degli elettrodomestici a basso consumo
L’energy label riporta le caratteristiche energetiche dell’elettrodomestico. Fra queste la più importante è la classe. Le classi sono 7: A,B,C,D,E,F,G. La classe G è quella a consumo più alto, la A a consumo basso. Quest’ultima è la più efficiente.
Nell’etichetta le classi sono indicate dai colori, verde per la A fino a rosso per la G. Al momento gli elettrodomestici ad alto consumo possono dirsi fuori produzione e nel mercato si trovano generalmente quelli di classe A o B. Sull’etichetta ci sono anche altre indicazioni, specifiche per l’elettrodomestico in questione. Ad esempio per un condizionatore d’aria si trova il consumo medio di energia in modalità di raffreddamento, la potenza refrigerante, la tipologia di raffreddamento (ad aria o ad acqua), efficienza energetica in modalità di riscaldamento e la rumorosità.
Non basta acquistare elettrodomestici basso consumo
Per ridurre realmente i consumi non è sufficiente acquistare elettrodomestici basso consumo, bisogna anche seguire alcuni accorgimenti. Ad esempio scegliere quelli che rispecchino le nostre esigenze reali. è inutile acquistare un frigorifero o una lavatrice adatti per una famiglia numerosa quando si è in due.
Inoltre è importante eseguire la manutenzione degli elettrodomestici, così come indicato nel manuale di istruzioni. Ad esempio sbrinare il congelatore o usare l’anticalcare o evitare di mettere cibi caldi in frigorifero.