Pepita, la piccola protagonista, è un’aspirante “ballerina cosmica” ma non sa come poterlo diventare. Sogna di danzare con le nuvole e le stelle, la sua immaginazione vola lontano senza però poter avverare il suo desiderio. Ecco che allora si svela il segreto per realizzare questa fantasia: osservare e ascoltare con il cuore le meraviglie del mondo; aprire l’anima e lasciare che entri in contatto con l’universo. Il testo e le immagini sembrano elaborati dall’autrice in punta di piedi, in piena armonia con il respiro della natura. Poche parole di grande effetto e disegni sintetici, ma pieni di forza espressiva nella loro semplicità, lasciano spazio ad una lettura che trasmette pura emozione. Il colore, la sua carica energetica, la sua valenza simbolica, rincorre pagina dopo pagina le parole, le imprigiona esibendosi con loro in una danza armoniosa.
Ai nostri occhi e a quelli di Pepita si apre il mondo: sembra di catturare il cielo con le mani e schiacciare la terra, di sentire che il nostro cuore batte all’unisono con il ritmo delle stelle. Balla lo spirito individuale della piccola danzatrice, ma si fonde e confonde in un sentimento collettivo di cui tutti facciamo parte. La sua danza non è quella accademica, fatta di tecnica e perfezione, ma è la danza intesa come porta per entrare in comunicazione con l’ambiente che ci circonda. E’ una manifestazione culturale e creativa che permette di conoscere non solo la realtà sensibile, ma anche ciò che di misterioso e ignoto ci accompagna nella vita. Alla fine ci attende un sonno bianco di neve e di pace, e in questo silenzio gioioso che profuma di libertà pura, mi sembra di poter pronunciare le parole di Pina Bausch: “danziamo, danziamo, altrimenti siamo perduti”.
- Ferri, Linda (Autore)