Il libro ci racconta di Giacomo, piccolo ranocchio ubbidiente, alle prese con i gesti quotidiani prima di andare a nanna. Dopo le normali incombenze e il prolungarsi delle coccole di mamma e papà, Giacomo rimane da solo nel suo letto. Comincia a sentire dei rumori e, spaventato, fantastica su chi potrebbe esserne l’autore (“Un mostro d’acqua dolce? Un serpente con le piume?”). La paura conduce Giacomo nella stanza dei genitori ma il papà lo rassicura e lo riporta nella sua cameretta.
Poco dopo i suoni inquietanti ricominciano, è un “Grat grat cirp splash” che si sente di continuo e che impedisce al piccolo di addormentarsi. Giacomo ritorna dai genitori e di nuovo il papà lo riporta nella sua cameretta, questa volta con fare sbrigativo e un po’scocciato.
Ma Giacomo non può dormire perché sente nuovamente il Grat grat cirp splash e si chiede dove possa nascondersi, sotto il suo letto o chissà dove…
Così si avventura di nuovo in corridoio alla ricerca dei genitori e, questa volta, a rassicurarlo è la mamma che lo accoglie nel lettone; adesso però è il papà che non riesce più a dormire perché Giacomo si muove e scalcia. Così il papà rana attraversa il corridoio e si infila nel lettino di suo figlio ma…poco dopo il solito Grat grat cirp splash lo sveglia di soprassalto. Cosa sarà mai? Il papà torna da Giacomo e lo conduce fuori; insieme nuotano verso una grande foglia di ninfea.
Nel silenzio della notte sentono i versi ormai noti ma adesso Giacomo è sereno. Insieme riconoscono i rumori prodotti da una talpa cha scava la sua galleria, il grido di un uccello, i movimenti di un pesce. Si addormentano insieme: da quel momento il Grat grat cirp splash è diventato una ninnananna.
Per i temi trattati, il libro facilita l’identificazione del bambino con Giacomo, presentando quel momento di sospensione tra veglia e sonno capace di risvegliare i mostri, momento di solitudine e di smarrimento che può essere superato grazie alla mediazione dell’adulto. Non solo. Anche il genitore-lettore, attraverso questa lettura, ritroverà sentimenti noti come la stanchezza dell’alzarsi di notte e un certa irritazione per quelle che, all’inizio, sono considerate solo fantasie infantili.
Il superamento di quest’unica prospettiva porterà ad un incontro profondo tra i due, allo smascheramento di tutti i “mostri”e a una ritrovata vicinanza sullo sfondo di un ambiente acquatico rasserenante.