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Si scrive obsolescenza programmata, si legge “è dramma, devo cambiare il minipimer a casa mia”.
Non bastava la ricerca del perfetto food processor, ora mi ha abbandonato anche il fedele compagno di tanti frullati a immersione in pentola. E devo sostituirlo al più presto.
Come non inglobarvi nel percorso selettivo, alla ricerca del minipimer perfetto.
Come Scegliere un Minipimer
Quando si tratta di scegliere un minipimer, è fondamentale tener conto di una serie di aspetti che vanno oltre la semplice potenza del motore. Prima di tutto, è importante considerare le proprie esigenze in cucina e il tipo di cibo che si prepara più frequentemente. Per esempio, se si ha intenzione di utilizzarlo principalmente per frullare zuppe o fare frullati, un modello base potrebbe essere più che sufficiente.
La potenza del motore incide notevolmente sulla performance del minipimer, quindi è opportuno valutare attentamente questo aspetto. Un motore potente sarà in grado di gestire ingredienti più duri e garantirà una frullatura più fine e omogenea. Allo stesso tempo, è opportuno considerare il livello di rumore generato durante l’utilizzo; un motore troppo rumoroso potrebbe risultare fastidioso nel tempo, specialmente in un ambiente domestico.
Un altro punto cruciale è la maneggevolezza del dispositivo. Un minipimer dovrebbe essere facile da impugnare e da utilizzare, con comandi intuitivi e accessibili. La presenza di un impugnatura ergonomica può fare una grande differenza, specialmente durante l’uso prolungato. Oltre a ciò, la facilità di pulizia è un fattore da non sottovalutare, dato che un apparecchio facile da smontare e pulire facilita notevolmente le operazioni post utilizzo.
Mentre alcuni preferiscono un design compatto che facilita la conservazione, altri potrebbero privilegiare un set più completo, che include diversi accessori utili, come frullatori, tritatutto o montalatte. Questi accessori aggiuntivi possono trasformare il minipimer in uno strumento multifunzionale, capace di gestire una vasta gamma di compiti in cucina.
Un ulteriore aspetto da considerare è la durata nel tempo del prodotto, che può essere garantita da una costruzione di qualità e da materiali resistenti. La presenza di una garanzia estesa può offrire una maggiore tranquillità, assicurando la sostituzione o la riparazione in caso di difetti o problemi.
Quanto Costa un Minipimer
Il prezzo medio di un buon minipimer si aggira intorno ai 30-40 euro per i modelli di fascia media. Tuttavia, il prezzo può variare a seconda della potenza, degli accessori e della marca. I modelli di fascia bassa possono costare a partire da circa 20 euro, mentre quelli di fascia alta possono costare anche più di 100 euro. È importante scegliere un modello che soddisfi le proprie esigenze e il proprio budget.
Migliori Minipimer
Electrolux Ultramix/Pro.
Per accessoristica fa concorrenza a un vero food processor: ha addirittura due fruste per montare la panna e sbattere le uova, oltre all’accessorio mixer e alla ciotola/bicchiere dosatore. Il prezzo è di circa 120 euro, ma dipende sempre dove riuscite a comprarlo.
Pro: design decisamente bello, moderno. Ha i tasti grandi e le lame lavorano molto bene.
Contro: non è wireless e pesa abbastanza. E il prezzo genera un po’ di gastrite.
KitchenAid Artisan 5KHB3583.
La famiglia KitchenAid ha sempre prodotti bellissimi, colorati e accattivanti. Non si smentisce nemmeno con il frullatore a immersione e i suoi accessori, che sono venduti a parte. Lucido, molto grande è come i suoi fratelli, un pezzo di design in cucina. Il prezzo è di circa 200 euro, attenzione, esclusi accessori.
Pro: bello, potente, con la batteria nel manico. Ha cinque velocità ed è molto stabile.
Contro: è pesante, è lungo quasi mezzo metro e non è facilissimo da manovrare. Ed è caro.2
Braun Minipimer 7 cordless.
Qui il cuore si intenerisce perché la memoria va a dieci anni fa, quando vinsi mio primo minipimer (lo so c’è chi vince medaglie e competizioni sportive…), ed era un Braun. Funziona ancora, ma in casa di mia madre. Questo modello è venduto in scatola sia da solo che con gli accessori. Single costa circa novanta euro.
Pro: è wireless, la ciotola/bicchiere è capiente. Ha un buon prezzo.
Contro: è di un colore un po’ lugubre, la carica dura circa venti minuti.
Moulinex Slimforce Metal.
Un altro food processor in “piccolo” perché venduto con accessori tritatutto, frusta a filo, accessorio purè e passati, più passaverdure. Ha un design tra il moderno e il rassicurante, la versione nera/grigia metallizzata è eccessiva per i miei gusti. Costa circa 70 euro con gli accessori.
Pro: è leggero, completo di accessori è il più economico della gamma.
Contro: ha il piede con le lame meno profondo rispetto agli altri e non è wireless.
Il mio prossimo minipimer deve assolutamente essere wireless, è l’esperienza da cuciniera che parla. Srotolare un cavo e attaccarlo a una presa con manovre complesse deve essere il passato. Per contro i modelli senza filo necessitano di una base di ricarica e devono stare sempre collegati, il che significa ingombro in cucina.
Un altro fattore che mi fa pendere verso un modello piuttosto che un altro è la questione degli accessori: razionalmente se non volessi prendere un food processor, o se non amassi troppo cucinare, il modello ideale sarebbe quello più semplice con la sola ciotola/bicchiere in dotazione. Eppur mi tentano, anche se comunque ingombrano e non li utilizzerei quotidianamente.