Una delle attività apparentemente più semplici e gettonate quando si decide di mettersi in forma è proprio la corsa, eppure voglio darvi qualche dritta.
Corriamo sin dalla tenera età, un movimento intuitivo, che ci permette di andare veloce, nasce come gioco e può diventare passione, un’attività liberatoria, un momento di pace tutto da dedicare a noi stessi.
Per molti è un rito. Selezioniamo la Playlist che ci dia la giusta carica, ci sentiamo potenti e pronti ad affrontare km per raggiungere una meta spirituale e fisica più che una reale destinazione, una sfida contro noi stessi. Sicuramente un’abitudine che apporta molti benefici: incrementa la resistenza, rafforza i muscoli, regolarizza il nostro sistema cardiocircolatorio, ci rende più sani e longevi, aumenta l’autostima, rilassa, brucia una consistente quantità di calorie… Insomma, i vantaggi sono moltissimi.
Attenzione però, maneggiare con cura. Il gran numero di giovamenti è proporzionale ai rischi ai quali si può andare incontro se non vengono adottati alcuni accorgimenti per non farsi male.
Il primo tra tutti è una reputazione rovinata, la sottoscritta, per prima, non è uscita illesa dai primi approcci. L’inverno può scoraggiare il jogging all’aperto, ed è così che ci si ritrova a vagare sul posto sopra al tapis roulant della palestra come un criceto. In quelle condizioni 50 minuti possono sembrare una vita, la disperazione di questa prospettiva può essere tamponata da distrazioni di vario tipo, un esempio a caso può essere guardare la puntata della 9 stagione del “Doctor Who” dinnanzi alla quale, la sera prima, con somma vergogna e stanchezza ci siamo addormentati.
Conseguenze al termine dei 50 minuti? Tirando le somme, il vetro del tablet incrinato, dolori articolari e l’appellativo “Ciabatta” gentilmente affibbiatomi dall’istruttore di sala. Perché?
Guardando lo schermo, la mia concentrazione si è spostata sulla trama, i miei piedi andavano per gli affari loro, i ritmi erano dettati dalle emozioni suscitate dalla scena più che dall’effettiva velocità del rullo, costringendomi a una marcia irregolare e scomposta. Appoggiando i piedi “di piatto” (l’atto di “sciabattare” secondo il mio istruttore), oltre a creare boati degni di Godzilla che riecheggiavano tra le mura della palestra infastidendo i presenti, ho gravato sulle articolazioni delle gambe, su ginocchia e giunzione tra anca e femore.
E il tablet? Beh non vi dirò che, nel tentativo di staccare il jack delle cuffie è caduto sul rullo, schiantandosi a razzo contro il muro a cui stavo dando le spalle.
Questo aneddoto per dirvi che, durante i primi confronti con la corsa dovrete evitare le distrazioni e concentrarvi su un movimento pulito.
Concretamente voglio darvi alcune dritte per non farvi male e dare il meglio, sia che stiate contemplando l’infinita profondità del mare al tramonto, sia che stiate contando le gocce di sudore del tizio che fa panca piana di fronte a voi
Le scarpe adatte: Prima tra tutti è la scelta delle scarpe. Che non siano consumate (le scarpe da jogging andrebbero cambiate ogni 600 km circa) e adatte alla corsa. Devono favorire una corretta postura e appoggio del piede, per non gravare sulla colonna vertebrale.
L’appoggio a terra dei piedi: Per non “sciabattare”, provate a stare attenti a non appoggiare il tallone in primis, piuttosto sfruttate l’avampiede rendendo più duratura la fase di volo, meno tempo toccate terra, meglio è.
La postura: Cercate di bilanciare equamente il peso del corpo, mantenendo le spalle basse e le braccia piegate sotto i 45°. Attenzione anche a non oscillare troppo, il movimento oscillatorio deve essere limitato il più possibile.
La falcata: Regolate il passo sulla base dei ritmi che state mantenendo, non forzatevi a fare il passo più lungo o più corto. Seguite istintivamente la marcia dettata dalla velocità a cui state andando. Né più, né meno.
corsa
Detto ciò vorrei precisare che la corsa deve essere sostenuta in condizioni ottimali. Se la vostra salute, per un qualsiasi motivo, può essere compromessa da questa attività, ci sono molte alternative dalle quali trarre ugualmente beneficio. Non mi piace dire che la corsa non è per tutti, ma sicuramente tutti dovrebbero mettersi nelle condizioni psico-fisiche tali da poterla affrontare senza danneggiare la propria salute.
In chiusura, il mio ultimo suggerimento è quello di farsi delle rilassanti scorrazzate al parco o sul lungomare, ma se il tempo e il destino vi sono avversi e proprio volete allietarvi con una serie tv, almeno usate delle cuffie per correre Bluetooth.