Le acque ad alto contenuto di sali di calcio e di magnesio sono definite dure. Il grado di durezza di un’acqua viene espresso in gradi idrometrici, di norma francesi o tedeschi, oppure inglesi o di Clark. A seconda dell’unità di misura, i gradi idrometrici indicano il peso in milligrammi dei sali di calcio e magnesio contenuti in un litro d’acqua (sotto forma di carbonato di calcio nel sistema francese e di ossido di calcio nel sistema tedesco); oppure esprimono il numero di grani di carbonato di calcio presenti in un gallone d’acqua (sistema inglese o di Clark).
Le acque dure presentano molti inconvenienti: sono poco adatte per usi alimentari, favoriscono la formazione di incrostazioni, riducono l’efficacia e la quantità di schiuma del sapone, che finisce per Impregnare” le fibre dei tessuti, conferendo rigidità al bucato.
Il crescente inquinamento delle acque di superficie e delle falde freatiche ha fatto si che, soprattutto negli ultimi anni, al problema delle acque dure si aggiungesse quello di mantenere le sostanze inquinanti entro un certo “livello di sicurezza”, a salvaguardia della potabilità dell’acqua. Purtroppo la questione non è stata affrontata mai in modo globale e convincente e il problema dell’inquinamento delle acque resta aperto.
A livello domestico, si può cercare di ovviare, almeno in parte, a tali inconvenienti ricorrendo ad alcune misure “preventive”. Oltre a quelle riportate alla voce sopra citata, in particolare, per quanto riguarda lavabiancheria e lavastoviglie, si può per esempio
Aggiungere all’ultima acqua di risciacquo di indumenti e biancheria (o alla fase indicata nelle istruzioni per l’uso della lavabiancheria) una dose di un qualsiasi “ammorbidente” in commercio. In caso di lavaggio a mano, si può sostituire l’abituale detersivo con soda in polvere; questa alternativa, tuttavia, è valida solo nel caso di bucati non delicati (cotone, lino, fibre miste e colori resistenti) per le stoviglie, in quanto la soda si scioglie solo in acqua molto calda e quindi danneggerebbe i capi che richiedono lavaggi a bassa temperatura.
Installare un depuratore per rubinetto: a seconda dei modelli, si può montarlo direttamente sul corpo del rubinetto stesso, oppure collegarlo al suo becco (bocca di erogazione) mediante un tubo. Questo tipo contiene appositi sali, che vanno sostituiti con cadenza regolare, di solito indicata dalla ditta produttrice.
Installare un addolcitore fisso sul tubo di alimentazione. Questo tipo contiene di solito resine scambiatrici di ioni ed è quindi molto efficace per ridurre il contenuto di sali minerali (e altre sostanze) presenti nell’acqua. Di conseguenza è adattissimo per essere montato sulla tubazione dell’acqua fredda che alimenta la lavabiancheria o la lavastoviglie, ma assai meno per l’installazione sui rubinetti, soprattutto se in famiglia vi sono bambini e persone che devono osservare una dieta a basso contenuto di sodio, ai quali è sconsigliabile bere acqua “addolcita”, cioè filtrata attraverso sali o resine.