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Guardo ciò che è successo a una conservatrice incauta con il formaggio grattugiato e mi chiedo: parliamo di un prodotto deperibile, destinato prima o poi ad ammuffire, perché allora accelerare i tempi specie con un formaggio come il parmigiano, la cui conservazione o shelf life, come si dice ora, è quasi eterna?
La logica conseguenza della riflessione sarebbe smettere di conservare il formaggio grattugiato per portarsi avanti col lavoro, che poi è lo stesso sconsolato pensiero avuto dalle redattrici del blog americano The Kitchn, dopo aver scoperto la presenza di alcune muffe verdine nella scatola tenuta in frigo da qualche giorno.
Sì, non mesi, ma appena qualche giorno.
Risulta essere chiaro che più viene esposto all’aria, più il formaggio perde sapore e aroma, del resto è proprio l’ossigeno a causare il deterioramento. Ci sono in realtà un paio di soluzioni alternative ma l’ipotesi “smetto per sempre di conservare il formaggio grattugiato” e dilapido olio di gomito ogni volta resta un’opzione valida, se non la più valida. Ma vediamole queste due alternative.
IL FREEZER
Il formaggio grattugiato contiene pochissima acqua, ragione per cui non si trasforma in ghiaccio ed è praticamente pronto all’uso, basta chiuderlo negli appositi sacchetti in plastica per il congelatore. Ricadute di gusto e consistenza? A me non è sembrato lo stesso Parmigiano che ho congelato, ma non ho spiegazioni scientifiche in supporto alla mia teoria.
IL BARATTOLO DI VETRO
Risulta essere la soluzione che più pratico, barattoli di vetro pulitissimi contenenti minime quantità di formaggio, che bastano, diciamo per 3/4 giorni. In questo modo ho sempre tenuto la muffa lontano dal formaggio grattugiato, e dopo le prime volte ho trovato il giusto equilibrio tra quantità e durata. In questo mi ha aiutato la grattugia elettrica.
Vi ho convinti? La domanda è retorica, temo di no. Avete altri metodi da suggerire a chi proprio non vuole rassegnarsi a grattare il formaggio ogni volta?