Nel nostro paese il consumo dell’acqua è molto alto, circa 150 metri cubi pro capite, secondo le statistiche Istat, e supera quello di altri paesi europei come Spagna, Regno Unito e Germania. Queste stime ci dicono che in sostanza si tratta di spreco e consumo non responsabile. Ma cosa fa crescere il consumo dell’acqua?
Quali possono essere le cause che fanno crescere il nostro consumo di acqua?
Guarnizioni mal funzionanti: un rubinetto che perde sembra poca cosa, ma in realtà anche il semplice gocciolamento dell’acqua prolungato comporta uno spreco di centinaia di litri, e, se l’impianto è dotato di un boiler, determina anche uno spreco di energia elettrica.
Uso massiccio di additivi: utilizzare detersivi di scarsa qualità, che richiedono molta acqua per essere diluiti quando è in uso la lavatrice, è causa di un aumento del consumo, poco evidente ai nostri occhi, ma consistente.
Elettrodomestici che usano l’acqua: lavastoviglie, lavatrici e boiler riscaldano e consumano acqua per lavare o mettere in funzione il riscaldamento e i sanitari. La scelta di elettrodomestici di qualità, dotati di classe di efficienza energetica alta (A), riduce i consumi di acqua.
Vaschette del water: quando si tira lo sciacquone si consumano mediamente ben 10 litri di acqua. Uno sciacquone con i pulsanti differenziati secondo le esigenze, riduce il consumo.
Utilizzo dell’acqua a seconda delle fasce orarie: è preferibile fare i lavaggi in lavatrice o in lavastoviglie, così come annaffiare durante le ore serali e notturne, quando il costo per il consumo dell’elettricità è ridotto.
Il metodo più efficace per ridurre il consumo di acqua è l’utilizzo responsabile delle risorse idriche, che, oltre a quanto già detto, parte dai semplici atti quotidiani come lavarsi i denti: chiudere il rubinetto e riaprirlo solo quando serve. L’utilizzo responsabile non solo evita che il consumo dell’acqua cresca a dismisura, ma contribuisce a farci risparmiare e a tutelare un ambiente sempre più compromesso.