Per effettuare un corretto controllo del combustibile è importante capire come si analizzano i gas di scarico della caldaia. E’ importante valutare tali gas di scarico per confrontarne le emissioni nocive: infatti, le normative UNI 7129 e UNI 11137-1 indicano i limiti di emissioni si NO/NOX e SO2 per gli impianti di riscaldamento.
Come valutare le emissioni di ossido di azoto e anidride carbonica nell’ambiente da parte del proprio impianto? Vediamolo insieme.
Analizzare i gas di scarico della caldaia: strumento professionale
Per analizzare i gas di scarico e la combustione della caldaia, i tecnici esperti e autorizzati utilizzano uno strumento specifico, l’Analizzatore di combustione.
Tale strumento, opportunamente utilizzato, è in grado di effettuare una specifica analisi dei gas di combustione, di misurare il tiraggio e rilevare punto di fuga e tenuta del gas. Questo strumento è dotato, nello specifico di un manometro digitale, di un differenziale, di un termometro a doppio canale, di memoria interna e stampante integrata.
L’analizzatore, aggiornabile immediatamente mediante computer (in tutte le fasi operative), consente di raccogliere i dati utili e di gestirli in maniera ottimale e facilitata.
Analisi del tiraggio
L’analizzatore dei gas di scarico consente anche di valutare il tiraggio mediante un sensore di pressione differenziale.
In particolare il misuratore rileva: la verifica della tenuta dei gas mediante metodo di decadimento della pressione, la pressione del gas e della camera di combustione, la taratura dei termostati. E’ utilizzabile (in maniera opzionale) una sonda di prelievo fumi: mediante tale sonda, collegata all’apparecchio per mezzo di un filtro di linea e una trappola anticondensa, si possono effettuare dei controlli specifici sui fumi di scarico della caldaia, prelevandone a campione.